La muffa sulle pareti domestiche è un problema sempre più comune e, oltre ad essere antiestetica, può anche provocare reazioni allergiche o problemi respiratori. La causa principale della sua comparsa è dovuta all’umidità da condensa, presente in quantità eccessive negli ambienti chiusi.
Per contrastare, quindi, l’umidità e di conseguenza la muffa, è necessario intervenire sul ricambio d’aria attraverso apparecchi antimuffa come, ad esempio, lo scambiatore d’aria. Vediamo, dunque, come funziona e quali caratteristiche possiede.
Scambiatore d’aria con recupero di calore
Lo scambiatore d’aria ha generalmente una modalità di recupero del calore. In questo caso l’apparecchio, oltre ad aspirare aria pulita e a rilasciare all’esterno quella calda e viziata della stanza, permette di immettere nell’ambiente casalingo aria calda.
In particolare, questo apparecchio aspira l’aria viziata attraverso una ventola, e prima di rilasciarla verso l’esterno ne trattiene il calore. Successivamente aspira l’aria fredda dall’esterno, la filtra, e la riscalda attraverso il calore trattenuto in precedenza.
Dopodiché l’aria riscaldata viene rilasciata nell’ambiente di casa. In questo caso, dunque, non solo si ha aria pulita ma anche calda e ciò permette di diminuire ancora di più la possibilità di crescita delle muffe sulle pareti, contrastando l’umidità.
Tale caratteristica permette grandi vantaggi economici ed energetici, perché l’impianto di riscaldamento o raffreddamento lavora solo sulla differenza di temperatura, quel minimo gap di pochi gradi già ampiamente stemperato da questa apparecchiatura.
Questa funziona a flussi incrociati ha un rendimento che può arrivare anche oltre il 70- 95%, consentendo quindi di evitare sprechi di energia con il tradizionale sistema di ricambio dell’aria mediante l’apertura delle finestre.
Scambiatore d’aria per contrastare l’umidità
La principale e più evidente conseguenza della presenza della muffa in ambienti domestici è la presenza di aria umida stagnante, che provoca la tipica sensazione di chiuso nonché l’apparizione di macchie puntinate sulle pareti.
L’efflorescenza di colore grigio-verde su di esse rappresenta uno stadio già avanzato del processo di creazione delle muffe, in quanto la prima colonia di spore non è visibile a occhio nudo.
Gli ambienti in cui si rispecchia maggiormente la presenza della muffa sono il bagno e la cucina, dove vi sono spesso vapori, ma anche le camere da letto, soprattutto nelle ore notturne. Bisogna, quindi, intervenire sul ricambio d’aria per poter contrastare e poi prevenire la proliferazione di tale fungo sulle pareti di casa.
Un apparecchio antimuffa è, per l’appunto, lo scambiatore d’aria, il quale permette la ventilazione corretta degli ambienti ed anche un considerevole risparmio energetico.
Scambiatore d’aria per muffa con centralina
Lo scambiatore d’aria può essere caratterizzato da una ventilazione meccanica centralizzata (VMC) o decentralizzata. Vediamo come funziona questo strumento quando è dotato di centralina. In generale, c’è una sola macchina che serve l’intera abitazione tramite una rete di canalizzazioni.
Queste ultime sono solitamente piccoli tubi che passano attraverso i muri, tutti collegati ad una centralina principale. Tale sistema di tubazioni è richiesto per poter estrarre l’aria viziata ed immettere l’aria pulita dalle varie stanze alla macchina. La VMC può essere di diversi tipi:
- a semplice flusso: l’aria viziata viene estratta dai locali umidi (bagno, cucina, lavanderia) mentre l’aria di rinnovo, prelevata dall’esterno attraverso una ventola, viene immessa nei locali adiacenti (soggiorno, salotto). La circolazione interna è garantita dal passaggio dell’aria al di sotto delle porte. In questo caso, non si ha nessun recupero di calore, ma un semplice riciclo d’aria da un ambiente ad un altro;
- con recupero di calore a doppio flusso: l’aria viziata estratta dai locali umidi e l’aria prelevata dall’esterno fresca e con più ossigeno, preventivamente filtrata, vengono convogliate in un’unità di recupero di calore che assicura il preriscaldamento dell’aria di rinnovo, evitando però la contaminazione dei due flussi. È bene, infatti, che essi rimangano separati per evitare che l’aria viziata torni nuovamente in circolo nell’abitazione;
- a doppio flusso: è la tipologia più diffusa, che si caratterizza per avere un doppio impianto di ventilazione, formato da canali di distribuzione separati: uno controlla e regola l’immissione dell’aria, l’altro è dedicato all’aria in estrazione. I flussi d’aria nei due condotti sono gestiti da ventilatori elettrici distinti, come nel caso precedente, ma la differenza è la mancanza del recupero di calore.
Nonostante gli impianti di ventilazione meccanica centralizzata con recupero di calore a doppio flusso siano ancora poco diffusi, i loro vantaggi sono molteplici. Il principale è la capacità di trattare, filtrare, riscaldare o raffreddare l’aria esterna, fungendo da scambiatore costante ed assicurando il recupero di calore dall’aria esausta.
Tale caratteristica permette di sfruttare tutti i vantaggi della ventilazione, garantendo bassi consumi energetici. In caso di restauro poi, tale soluzione permette di aumentare la classificazione energetica dell’edificio.
Come funziona lo scambiatore d’aria?
Lo scambiatore d’aria, come suggerisce la parola, è quindi uno strumento che ha come obiettivo di spingere l’aria in due direzioni: una verso l’esterno e una verso l’interno. L’atmosfera dentro una stanza spesso diventa viziata e calda ed è necessario cambiarla per evitare, ad esempio, la condensa.
Per questo lo scambiatore d’aria aspira, attraverso una ventola girevole, l’aria viziata da una stanza e la rilascia successivamente verso l’esterno. L’aria esterna invece è fresca, seppur inquinata, ma contiene più ossigeno e meno anidride carbonica di quella interna. L’apparecchio, così, aspira l’aria dall’esterno, la filtra e la immette nella stanza.
Per contrastare, quindi, la muffa dalle pareti di casa e prevenirne la ricomparsa è utile installare un dispositivo di filtraggio dell’aria, che permette un giusto ricambio della stessa, impedendo la comparsa dell’umidità e salvaguardando anche la nostra salute.
A tal proposito, Murprotec consiglia l’installazione di una Centrale di Trattamento dell’Aria (CTA), essendo la soluzione migliore sul mercato per purificare l’aria di casa e prevenire la formazione di muffa.