La muffa è una problematica piuttosto spiacevole che spesso risulta difficile da eliminare. Ad oggi, sul mercato esistono numerosi prodotti che promettono di prevenire la sua insorgenza, così come ci sono dei rimedi “fai da te” utili a trattare temporaneamente il problema. Per sconfiggere questo fenomeno una volta per tutte, però, il primo passo è ridurre al minimo il livello di umidità tra le mura domestiche.

Tra le soluzioni più diffuse per impedire la formazione della muffa troviamo, quindi, l’installazione del cappotto termico interno antimuffa. Si tratta di pannelli termoisolanti applicati all’interno di un locale che contrastano il fenomeno della condensa e di conseguenza aiutano nel miglioramento della salubrità di un ambiente. Vediamo più nel dettaglio quali sono le caratteristiche del cappotto interno antimuffa.

Come evitare muffa con cappotto interno?

La muffa è un fungo che nasce e prolifera in ambienti con un alto livello di umidità. Oltre a causare danni strutturali e spiacevoli effetti antiestetici alla propria abitazione, è anche dannosa per la salute dei suoi residenti poiché potrebbe portare ad allergie o problemi respiratori. Di conseguenza, è importante capire quali sono le cause di questo fenomeno e adottare delle soluzioni definitive per la sua eliminazione.

La chiave è evitare che nella nostra abitazione ci sia un livello di umidità troppo alto, che potrebbe favorire la formazione della muffa e di tutte le sue fastidiose conseguenze. Per tenere l’umidità sotto controllo, potrebbe essere d’aiuto installare un cappotto termico interno antimuffa, ossia uno strato termoisolante che viene applicato direttamente sulle pareti interne e perimetrali della casa. 

Il cappotto interno ha diversi vantaggi. Primo tra tutti, consente di evitare i ponti termici, cioè quelle situazioni in cui l’isolamento termico è assente o insufficiente e causa una dispersione di calore e il raffreddamento dell’aria calda dell’abitazione. Di conseguenza, si crea umidità e si forma la condensa. Il cappotto termico interno, invece, garantisce:

  •  un adeguato isolamento termico in grado di contrastare l’umidità ambientale, causa primaria dell’insorgenza di muffa;
  • la riduzione delle dispersioni di calore, dando la possibilità di ottenere anche un certo risparmio energetico.

Tra gli aspetti svantaggiosi del cappotto interno citiamo la reale possibilità di aumento del tasso di umidità interno dell’abitazione: l’aggiunta di uno strato di barriera (i pannelli) non permette a umidità e acqua di fuoriuscire, diminuendo la traspirabilità dei muri.

Come fare il cappotto interno alla casa

Il cappotto termico interno è un sistema di isolamento che sfrutta l’installazione di pannelli isolanti sulle pareti di un’abitazione ed è consigliato per ambienti che hanno problemi di dispersione termica, di muri eccessivamente freddi o valori di umidità troppo alti. In più, si tratta di un intervento facile, abbastanza economico e non invasivo, che non necessita ponteggi né tempi particolarmente lunghi. 

Nello specifico, l’installazione del cappotto termico antimuffa si compone di cinque fasi:

  • preparazione e pulizia dell’intonaco: prima di procedere, è importante eliminare la vecchia pittura e lo strato superficiale dell’intonaco;
  • fissaggio dei montanti in legno o alluminio;
  • posa dei pannelli isolanti;
  • disposizione di uno strato impermeabile, chiamato “barriera al vapore”, particolarmente utile per evitare che l’umidità interna oltrepassi l’isolante, causando umidità e condensa;
  • stesura del doppio strato di cartongesso e finitura.

Cappotto interno antimuffa materiale

Il cappotto interno antimuffa è costituito da alcuni pannelli isolanti che vengono installati sulle pareti interne di un’abitazione in modo da ridurre le dispersioni termiche, controllare il tasso di umidità ed evitare la proliferazione di funghi e altri batteri. 

Questi pannelli isolanti possono essere di materiali differenti, ma in ogni caso è importante che abbiano caratteristiche adeguate in termini di traspirabilità, porosità e assorbenza.

In generale, per l’installazione del cappotto interno antimuffa si tende a preferire l’utilizzo di materiali termoisolanti non sintetici, di origine naturale o minerale, come:

  • lana di roccia, prodotto di origine vulcanica in grado non solo di prevenire la formazione di muffa e contrastare l’umidità, ma anche di assorbire le onde sonore, garantendo un buon isolamento acustico;
  • sughero, spesso abbinato al cartongesso per assicurare un buon isolamento delle pareti e un ambiente salubre e dal corretto livello di umidità;
  • polistirolo, consigliato soprattutto per interventi in zone particolarmente fredde.

È comunque possibile utilizzare materiali isolanti artificiali, come il polietilene o il poliuretano, molto più economici rispetto a quelli naturali e minerali, ma si preferisce impiegarli nell’installazione del cappotto esterno, o nell’isolamento del sottotetto, poiché potrebbero essere tossici e dannosi per la salute dei residenti. 

Tra i materiali sintetici più diffusi troviamo i pannelli in polistirene, particolarmente efficienti nei sistemi di isolamento a cappotto, soprattutto esterno, perché sono in grado di evitare la dispersione di calore e di mantenere la giusta temperatura in casa.

Cappotto interno antimuffa minimo spessore

Per installare il cappotto interno antimuffa, si sfruttano dei pannelli isolanti che possono essere costituiti da materiali differenti. A seconda del materiale scelto e del suo spessore, il cappotto interno occupa uno spazio differente: in generale lo spessore varia da 3cm a circa 12cm. Ad esempio, i pannelli termoisolanti in sughero hanno uno spessore di 2cm, il polistirolo di 3cm e la lana di roccia di 4cm.

Pannelli cappotto interno antimuffa

Il sistema del cappotto termico antimuffa sfrutta appositi pannelli isolanti, che possono essere di materiali differenti, ognuno dei quali comporta uno spessore specifico, che va da un minimo di 2 centimetri fino a circa 12 centimetri. 

Questi pannelli isolanti vengono applicati direttamente sulla superficie dei muri dell’abitazione e svolgono un’efficiente azione antimuffa. Questo perché, essendo traspiranti, permettono di avere un maggior controllo dell’umidità negli ambienti, evitando la formazione della condensa e l’insorgenza di muffe e fastidiosi funghi. 

In più, grazie alla coibentazione delle pareti, i pannelli isolanti rendono il sistema di riscaldamento e di raffreddamento molto più efficienti, garantendo anche un certo risparmio in bolletta. Creando una barriera termica, riescono a evitare la dispersione del calore verso l’esterno e a mantenere fresco l’ambiente

È importante tenere a mente che installare i pannelli isolanti su una parete già gravemente colpita dalla muffa non farebbe altro che peggiorare la situazione. 

Nel caso in cui la muffa fosse troppo invasiva e le soluzioni adottate risultassero poco efficaci, è consigliato affidarsi a esperti del settore in grado di scegliere il trattamento più adatto alla situazione. 

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