La muffa può insinuarsi silenziosamente nelle case e creare ingenti danni all’integrità delle strutture e alla salute. L’importanza della sanificazione dei muri dalla muffa è quindi incontestabile, poiché non si tratta solo di pulire le macchie visibili, ma di preservare un ambiente salubre in cui vivere. 

In questo articolo vengono esplorati i principali fattori che influenzano la metodologia di sanificazione dei muri, come il tipo dei materiali e l’estensione del problema, e vengono forniti consigli per svolgere l’operazione in sicurezza.

Sanificazione muffe dai muri: come procedere

La prevenzione e l’eliminazione della muffa dai muri sono fondamentali per mantenere un ambiente domestico in buone condizioni di salubrità. Le muffe, infatti, sono dei microrganismi in grado di liberare nei locali numerosi frammenti, spore e composti organici volatili dannosi per la salute degli occupanti. Pertanto, la bonifica dei muri con muffa è un procedimento da non sottovalutare. Ma come funziona?

Innanzitutto, prima di iniziare con la pulizia delle macchie di muffa, è importante capire la loro origine. Nella maggior parte dei casi le muffe sono causate da problemi legati all’umidità che vanno risolti alla radice: ne sono un esempio l’umidità di risalita, la condensa o le infiltrazioni d’acqua. Se non si eliminano le cause, è molto probabile che le muffe ricompaiano dopo un certo lasso di tempo.

Una volta identificata la causa, è possibile passare alla vera e propria sanificazione dalla muffa sui muri. La metodologia da attuare dipende sia dallo stato di degradazione e di diffusione della muffa, sia dalla natura dei materiali sui quali le muffe si sono sviluppate. In altre parole, il procedimento di sanificazione dei muri dalla muffa può variare in base alla gravità della situazione.

Se lo sviluppo della muffa è limitato ad un’area ristretta della superficie, è possibile procedere al trattamento in autonomia. Al contrario, nel caso di uno sviluppo su grande scala, è da preferirsi l’intervento di un’azienda specializzata nella risoluzione di questo tipo di problemi. In particolare, ecco cosa è necessario fare in base al livello di contaminazione:

  • contaminazione minima: se la contaminazione visibile si sviluppa su una superficie inferiore a 0,3 m², può essere sufficiente effettuare una pulizia in profondità;
  • contaminazione media: se la contaminazione si estende tra gli 0,3 m² e i 3 m² è necessario isolare la zona contaminata, eseguire una pulizia in profondità delle superfici ammalorate, pulire con acqua calda i pavimenti e le altre superfici;
  • contaminazione importante: quando la contaminazione supera i 3 m² si consiglia di affidarsi a un’azienda specializzata per la bonifica dei muri con muffa.

Per quanto riguarda la natura dei materiali, la porosità degli stessi ha un ruolo fondamentale. Poiché le muffe possono penetrare nella porosità dei materiali, la loro proliferazione nei materiali porosi (cartongesso, tufo, carta da parati…) è spesso più estesa di quanto visibile ad occhio nudo. 

Se la superficie contaminata supera i 0,5 m², si può pensare che esista un rischio reale di propagazione negli strati inferiori. In questi casi, dunque, si consiglia di eliminare i materiali porosi contaminati.

Invece, nel caso di materiali non porosi, come il cemento o le mattonelle, lo sviluppo della muffa tende ad essere solo superficiale. Per questo motivo, una semplice pulizia può essere sufficiente per la sanificazione delle muffe dai muri.

Infine, nei materiali semi porosi (come l’intonaco o i pannelli), è importante compiere un’analisi minuziosa per determinare se lo sviluppo delle muffe è superficiale o riguarda anche gli strati interni, per individuare il tipo di intervento da compiere.

Sanificazione dei muri dalla muffa: qualche raccomandazione

Le macchie di muffa sono ricoperte da spore dalla grandezza microscopica che si staccano facilmente e si lasciano trasportare nell’aria. Nel caso di un trattamento su macchie di muffa secche, una nuvola di spore e frammenti si può propagare nell’ambiente. 

Per questo motivo è necessario, durante l’azione di bonifica, predisporre tutte le misure necessarie al fine di evitare la contaminazione degli altri ambienti e di incorrere in rischi per la salute. Ecco qualche raccomandazione per poter effettuare la bonifica dei muri con muffa in sicurezza:

  • indossare i dispositivi di protezione: per effettuare le operazioni di pulizia è necessario utilizzare le idonee protezioni, che sono costituite da guanti, mascherina (possibilmente FFP3) e tuta protettiva;
  • spostare gli oggetti circostanti: si consiglia di spostare dall’ambiente tutti gli elementi non contaminati prima dell’inizio della bonifica. Infatti, tutto ciò che rimane sul posto deve essere oggetto di pulizia;
  • eliminare i materiali non pulibili: i materiali contaminati che non possono essere oggetto di pulizia (solitamente i materiali porosi) devono essere rimossi prima dell’inizio del trattamento di bonifica, imballati ermeticamente in sacchi e spostati prima della sanificazione;
  • utilizzare i giusti prodotti per il trattamento: la pulizia deve essere effettuata con spugne o panni, acqua e detergenti specifici. Di solito, le istruzioni per utilizzare tali prodotti in sicurezza si trovano sulla confezione.

In conclusione, la sanificazione dei muri dalla muffa è un passo fondamentale per garantire un ambiente salubre e privo di problemi legati alla crescita di muffe dannose. Se desideri affidarti a un partner esperto ed affidabile per dire addio alla muffa, scegli Murprotec. Grazie a una notevole esperienza nel settore, offriamo rimedi definitivi contro i problemi di umidità come muffe e condense.