Eliminare efficacemente la muffa può sembrare impossibile se si ricorre unicamente ai rimedi casalinghi, fai da te e vernici che promettono una soluzione immediata non funzionano mai. 

Eppure, l’umidità è un problema serio, che va trattato il prima possibile: non si tratta di un semplice problema di natura estetica, ma di un vero rischio per la salute dei soggetti più a rischio, come bambini, anziani e chi soffre di patologie respiratorie, quali l’asma.

Uno dei metodi più noti ed efficaci è l’elettrosmosi: sfruttando un principio fisico è possibile evitare la fastidiosa umidità di risalita, anche conosciuta come umidità capillare ascendente dal terreno. Invertendo il percorso dell’acqua è possibile mantenere il muro asciutto e libero da proliferazioni indesiderate. Ma cos’è l’elettrosmosi e come funziona esattamente?

Inversione di polarità umidità

L’umidità da risalita è difficile da gestire, ma facile da riconoscere: uno dei primi passaggi da effettuare è valutare ed esaminare l’entità del problema, in modo tale da agire consapevolmente. Spesso la muffa si ritrova sulla parte inferiore delle pareti, nelle zone più vicine al terreno. 

Le strutture murarie dell’abitazione assorbono l’acqua presente nel terreno. Infatti, in base alla porosità, alla composizione e all’età dei muri, è possibile che questi siano delle vere e proprie spugne per l’umidità proveniente dalla terra. In questo stato la propria abitazione si trasforma in un covo di spore nocive e maleodoranti, pericolose per le vie respiratorie.

Come contrastare questa inarrestabile risalita? Cercare di ricoprire il muro con vernici impermeabili farà sì che l’acqua si arrampichi ancora più in alto, cercando uno sfogo. Quindi, una volta accantonati i rimedi casalinghi e i palliativi, risulta evidente come sia meglio affidarsi a dei professionisti, in grado di risolvere il problema nella sua complessità. Effettuando diagnosi e sopralluoghi, gli esperti sapranno analizzare l’umidità con precisione, e individuare la causa scatenante.

Infatti, per risolvere questa spiacevole situazione è necessario indagare a fondo ed agire sull’origine del problema. Più nel dettaglio, bisogna capire come l’acqua riesca a risalire all’interno del muro e come bloccare questo percorso nocivo in modo definitivo e permanente: in questo contesto entra in gioco il concetto di elettrosmosi.

Questo particolare fenomeno è legato al mondo della fisica, fu, infatti scoperto da Friedrich Reuss già nel lontano 1806 e poi studiato e sviluppato da Hermann von Helmholtz. Gli studiosi notarono come il passaggio di un liquido attraverso un materiale poroso, sia influenzato dalla differenza di potenziale elettrico che esiste tra le due parti. 

Quindi, l’umidità risale per la parete, in virtù della differenza di potenziale elettrico dei due elementi. Invertendo il vettore di direzione delle molecole di H2O, si riesce a dirigere l’acqua verso il basso ed evitare che i muri trattengono liquidi. Indirizzare verso il basso l’umidità permette un risanamento dei muri e il problema è risolto.

Il procedimento standard dell’elettrosmosi prevede l’inserimento di un cavo o di un elettrodo caricato positivamente all’interno del muro, e un cavo o elettrodo caricato negativamente a quota del terreno. Facendo ciò si creerà un’opposizione elettrostatica e l’acqua sarà attratta verso il basso. 

Una volta terminati i lavori per l’installazione del sistema di elettrosmosi sono necessari dai 2 ai 24 mesi per l’effettivo risanamento delle pareti. Inoltre, è consigliabile affiancare a questo metodo anche trattamenti antimuffa e vernici impermeabili. L’azione combinata dei due permette una deumidificazione duratura e completa, bandendo eventuali ricomparse future.

Prima di procedere con i lavori è importante verificare che il problema dell’umidità sia dovuto effettivamente dalla risalita dei liquidi presenti nel terreno. Nel caso di problemi idraulici, come tubi rotti e conseguente fuoriuscita d’acqua, l’elettrosmosi non ha efficacia.

Ecosmosi

L’elettrosmosi si serviva di elettrodi di metallo inseriti nei muri e nel terreno e collegati alla corrente: con ecosmosi, quindi, si intende un’elettrosmosi senza fili o wireless. Questa opzione innovativa non richiede che siano eseguiti lavori invasivi o impegnativi dal punto di vista murario all’interno dell’abitazione. 

Il principio di funzionamento è basato sulle onde a multifrequenza emanate dalla centralina elettronica. Installando questo nuovo dispositivo è possibile invertire la polarità delle molecole d’acqua presenti all’interno delle mura ed invertire il loro percorso.

Normalmente, la centralina viene installata nella parte centrale dell’edificio, oppure fortemente colpita dalle muffe e spore, come le cantine. L’intero processo di deumidificazione potrebbe durare dai 2 ai 36 mesi

I risultati variano molto e dipendono da alcuni fattori principali quali: lo stato di salinità dei muri, l’entità del danno causato dall’umidità, la struttura e lo spessore dei muri. 

Una volta terminato il processo di deumidificazione e risanamento delle pareti, è necessario che il dispositivo rimanga in funzione, in modo tale da agire a livello preventivo ed impedire il ritorno dell’umidità.

L’ecosmosi è una delle soluzioni più immediate ed agevoli presenti in commercio. L’installazione è semplice e non sono necessari lavori invasivi, di scavo, fori, interventi edili o utilizzo di sostanze chimiche e nocive.

Elettrosmosi attiva e passiva

Una volta compreso il principio che guida l’elettrosmosi, come è possibile applicarlo? Nella pratica, esistono diversi metodi per eliminare l’umidità, utilizzando le cariche elettriche. Il principale prende il nome di elettrosmosi attiva

Nella muratura e nel terreno circostante vengono inseriti degli elettrodi, di polo positivo e negativo. Questi elementi elettrificati sono tutti collegati ad una centralina alimentata a corrente a bassa tensione. Per poter procedere con il posizionamento degli elettrodi è necessario rimuovere lo strato di intonaco e vernice rovinato dalla muffa, arrivando fino al punto massimo di risalita dell’umidità.

La continuità elettrica è garantita da un cavo che verrà nascosto duranti i lavori di restauro del muro. Gli elettrodi a carica positiva, presenti nelle pareti, sono spesso composti da titanio e sono inseriti a distanza di circa un metro l’uno dall’altro. 

Al contrario, gli elettrodi nel terreno hanno la forma di una normale presa a terra e sono dotati di una puntazza metallica o plastica. Una volta terminati i lavori, gli unici elementi a vista saranno la centralina e i cavi finali di collegamento. Rispetto ad altri metodi, come la barriera chimica, l’elettrosmosi attiva presenta un’invasività limitata e contenuta.

L’elettrosmosi passiva prevede lo stesso scopo del metodo appena citato: ossia, l’inversione della direzione dell’acqua, dall’alto verso il basso. La differenza risiede nel fatto che in questo caso l’inversione vettoriale viene effettuata senza alcun tipo di tensione o corrente elettrica

Questa procedura non porta a risultati soddisfacenti nel caso in cui vi siano gravi problemi di umidità da risalita. Tutt’oggi esistono ancora troppi pochi studi per affermare con certezza l’efficacia di questo metodo.

Per concludere, l’elettrosmosi funziona? È efficace contro l’umidità? La risposta è . Attenzione, però, alla radice dei problemi. Grazie all’intervento di professionisti del settore, sarà possibile verificare con sicurezza la causa della proliferazione delle muffe. 

Affidarsi a degli esperti garantisce una valutazione accurata ad hoc delle strutture murarie della propria abitazione. Una volta superata l’iniziale fase diagnostica e i test necessari per i lavori, è possibile stilare un progetto su misura

Quindi, si procede con l’installazione dell’impianto di elettrosmosi, individuando il luogo più adatto per la centralina. Questa soluzione permette di agire direttamente sull’acqua presente nel terreno, invertendo il percorso ed evitando risalite capillari. 

Il vantaggio principale di questo metodo risiede nella sua efficacia a basso impatto. Non devono essere effettuati fori e scavi e la propria abitazione non si trasforma in un cantiere permanente. Inoltre, è pressoché universale, l’elettrosmosi funziona su diversi tipi di muri, purché il problema sia di umidità di risalita.