Quando si vuole acquistare o ristrutturare una casa è importante valutare al meglio la sua condizione, considerando anche imprevisti o difetti che potrebbero inizialmente sfuggirci. 

Come fare? Per evitare spiacevoli scoperte è possibile effettuare un’indagine termografica dell’immobile che permette di cogliere anche gli aspetti più nascosti. Vediamo insieme di cosa si tratta, il suo funzionamento e come effettuarla. 

A che cosa serve l’indagine termografica?

La termografia è un’analisi diagnostica solitamente utilizzata nel campo dell’edilizia per verificare la presenza di possibili dispersioni termiche di un’abitazione. Questa tipologia di indagine ha un grande vantaggio: non è né distruttiva né invasiva; infatti, non richiede operazioni di abbattimento o smantellamento. 

Difatti, è sempre più frequente sia negli edifici più antichi, sia in quelli di recente costruzione, per controllare possibili difetti di tenuta e d’isolamento. Uno scarso isolamento termico potrebbe, infatti, causare un aumento dei costi di riscaldamento e potrebbe anche compromettere il comfort abitativo. 

Un’analisi termografica è in grado di rilevare vari difetti della casa che in futuro potrebbero creare dei problemi, ecco alcuni esempi: 

  • Ponti termici;
  • Infiltrazioni d’acqua o tubature rotte;
  • Presenza di umidità di risalita;
  • Punti di mancata tenuta dell’aria;
  • Difetti dell’isolamento termico del tetto, dei muri o delle finestre.

Per esempio, controllando la muratura con un’indagine termografica verranno segnalati i punti in cui i muri, le finestre o persino il tetto non isolano al meglio la vostra abitazione, con un conseguente aumento delle dispersioni termiche e dei costi di consumo energetico. 

Oppure, un altro difetto che si può rilevare attraverso l’indagine termografica sono le infiltrazioni d’acqua dal soffitto che a lungo andare potrebbero provocare la comparsa di muffa sui muri o il distaccamento dell’intonaco compromettendo così le pareti dell’abitazione. 

Un ultimo aspetto che si può facilmente notare grazie all’utilizzo di un’indagine termografica degli edifici è l’umidità di risalita: essa rappresenta un problema da non sottovalutare dato che può causare dei rigonfiamenti o dei distaccamenti dell’intonaco, la presenza di condensa e muffe in casa, senza tralasciare la dispersione di cattivi odori e quindi la creazione di un ambiente pericoloso e malsano. 

Come si nota sono tanti gli aspetti che grazie all’indagine termografica si possono scoprire da subito, evitando così spiacevoli sorprese future.

Come si svolge un’indagine termografica?

Per svolgere nel modo più corretto ed efficace un’indagine termografica degli edifici e per ottenere dei risultati validi è importante seguire attentamente alcuni passaggi. Innanzitutto, si consiglia sempre di affidarsi ad un esperto del settore, perché nonostante sia un’analisi non distruttiva o invasiva, quindi facile da effettuare, e abbia costi quasi irrisori, i risultati di quest’ indagine potrebbero risultare erroneamente non gravi.

Affidandoci, invece, ad una persona esperta in questo campo saremo sicuri di ottenere dei risultati validi, senza scoprire in futuro delle sorprese spiacevoli che potrebbero avere dei costi di riparazione o di manutenzione molto più alti. 

Il secondo passaggio è munirsi dello strumento più adatto, cioè una telecamera ad infrarossi in grado di trasformare le radiazioni termiche dell’edificio, invisibili alla vista umana, in un’immagine più comprensibile, conosciuta come termogramma o mappa termica a falsi colori. 

Un altro aspetto da considerare è la possibilità di svolgere l’indagine termografica sia sui muri interni che sulle pareti esterne dell’edificio. Se l’analisi termografica viene effettuata all’interno può servire per verificare la presenza di punti strutturali più deboli in corrispondenza delle temperature superficiali più basse. 

Al contrario, se viene eseguita all’esterno dell’edificio può servire per identificare la presenza di punti strutturali più deboli in corrispondenza di temperature superficiali più alte. 

Indagine termografica: rilevare la presenza di ponti termici

Come già anticipato, la termografia è una tecnica molto efficace e utile anche per rilevare la presenza di ponti termici. Per chi non ne fosse a conoscenza, i ponti termici sono i punti più deboli dell’architettura perimetrale di un’abitazione; per questa ragione non sono in grado di separare in modo efficace l’ambiente esterno da quello interno. La presenza di ponti termici potrebbe causare la dispersione di calore e la possibile formazione di muffa e condensa. 

Come si rilevano i ponti termici con le indagini termografiche? Innanzitutto è sempre importante, anche in questo caso, affidarsi ad un professionista che sia in grado di individuare già ad occhio nudo i possibili punti in cui potrebbero essersi formati dei ponti termici. 

Esattamente come si effettua un’analisi termografica dell’abitazione in generale, anche per i ponti termici è consigliato eseguirla durante i mesi invernali in condizioni stazionarie, perché un ponte termico sarà maggiormente visibile nel momento in cui diventa una “via favorevole” per la fuoriuscita di calore dall’interno dell’abitazione verso l’esterno. 

L’indagine termografica e la detrazione fiscale: tutto ciò che c’è da sapere

La termografia è un’analisi diagnostica che, data la sua importanza, rientra negli interventi di miglioramento e di prevenzione dell’abitazione. Per questo motivo con l’indagine termografica si possono ottenere varie detrazioni fiscali:

  • IRPEF: per quanto riguarda questa detrazione fiscale le indicazioni variano a seconda della tipologia di intervento da eseguire; per questa ragione bisogna analizzare caso per caso.
  • INAIL: per le aziende che hanno effettuato degli interventi di miglioramento o di prevenzione rispetto a quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza sul lavoro, compilando il modello OT23, sarà possibile ottenere una detrazione fiscale sulle spese sostenute.
  • Superbonus 110%: dal 2020 grazie al decreto di Rilancio è possibile ottenere un’agevolazione fiscale che consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di miglioramento di efficienza energetica degli edifici. 

Esistono, quindi, varie tipologie di detrazioni fiscali che possono agevolare delle operazioni di ristrutturazione o di miglioramento del proprio immobile. Ricordiamo che l’indagine termografica rientra in questi tipi di interventi, perché, oltre a migliorare l’isolamento termico delle vostre abitazioni, riduce i consumi di energia e quindi è un ottimo modo per contribuire alla salvaguardia del pianeta. 

Quando effettuare un’indagine termografica?

Per effettuare un’indagine termografica nel modo più corretto è importante ricordare che questo tipo di analisi necessita di condizioni atmosferiche e ambientali precise. L’indagine deve essere condotta in presenza di almeno 15 gradi Kelvin di differenza tra l’ambiente interno e l’ambiente esterno. 

È, quindi, consigliato effettuarla durante le prime ore del mattino oppure dopo il tramonto, meglio ancora se nella stagione invernale in modo che i raggi solari non colpiscano l’edificio scaldandolo, perché in questo modo si altererebbero i risultati; infatti quest’analisi è anche conosciuta con il nome di indagine termografica a freddo. 

Inoltre, dato che la massa dell’abitazione, a seconda dei materiali utilizzati in fase di costruzione, è in grado di accumulare calore, bisogna tener conto anche di altre possibili fonti calde presenti vicino all’edificio, che possono alterare i risultati dell’indagine termografica. 

Quanto costa effettuare un’indagine termografica?

Per quanto riguarda il costo di un’indagine termografica bisogna considerare diversi fattori. Prima di tutto il prezzo può variare in base alle dimensioni dell’edificio e alla presenza di fattori esterni disturbanti. Inoltre, il costo può cambiare anche in base alle esigenze del richiedente e dell’azienda che effettuerà l’indagine. 

Bisogna considerare anche che i costi possono variare in base al valore degli strumenti utilizzati dall’operatore, dalla quantità di immagini termiche da rilevare e dalla quantità di elementi da controllare attraverso l’analisi termografica. Per concludere, si può stimare che le tariffe delle indagini termografiche si aggirano dai 100 ai 600 € con una media di 400 € in base ai fattori elencati in precedenza. 

Data l’importanza che questa analisi svolge e alle potenzialità del documento che viene redatto alla fine è essenziale affidarsi a professionisti del settore. In questo senso, Murprotec è un punto di riferimento al quale affidarsi: da anni leader in tutta Europa nelle soluzioni contro l’umidità, utilizza metodologie e materiali innovativi per eliminare in maniera definitiva la muffa. 

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