All’interno di spazi abitativi con tasso di umidità superiore al 50% si presentano spesso gravi problematiche relative alla formazione di muffa in casa e proliferazione di funghi e batteri.
Uno dei metodi più vantaggiosi finalizzati al miglioramento del comfort abitativo consiste nell’installazione di un impianto di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) che permette di eliminare definitivamente il problema della formazione di muffe grazie alla sua azione di continuo ricambio d’aria.
Ciò che consente il funzionamento di questi impianti è lo scambiatore (o recuperatore) di calore contenuto al loro interno. Vediamo meglio di che cosa si tratta.
Scambiatore entalpico: cos’è?
Uno scambiatore di calore, cuore degli impianti di Ventilazione Meccanica Controllata, permette di recuperare il calore da un flusso (sia esso liquido o gassoso) per trasmetterlo ad un altro flusso di temperatura differente, facendo in modo che questi non entrino in contatto tra loro: il mix dei due flussi d’aria comprometterebbe infatti l’efficacia dell’apparecchio. Questa tipologia di sistema di ventilazione viene già utilizzato per radiatori, frigoriferi, stufe, caldaie e climatizzatori.
Gli scambiatori di calore non sono però tutti uguali: la maggior parte di essi trasmettono esclusivamente il calore sensibile dell’aria (cioè la temperatura), trascurando il calore latente (ovvero il contenuto termico dell’umidità). Una soluzione a questo limite funzionale è stata trovata con lo scambiatore di calore entalpico, sistema in grado di trasferire da un flusso all’altro sia la temperatura che il calore contenuto nel vapore acqueo.
Il significato di “scambiatore entalpico” ha origine dal termine “entalpia”, dal greco “enthalpos”, che significa “portare calore dentro”. La parola si rifà quindi alla capacità di un sistema di eseguire uno scambio termico.
La differenza tra un comune scambiatore ed un recuperatore entalpico risiede quindi nella capacità di trasmettere tipologie diverse di calore. Mentre un normale scambiatore di calore riesce a recuperare soltanto il calore sensibile, cioè quello dell’aria, un recuperatore entalpico riesce a trattenere anche il contenuto termico del vapore acqueo, ovvero il calore latente.
Quando il clima è più freddo, un impianto di VMC senza scambiatore entalpico rischia di rendere gli ambienti troppo secchi. D’estate, invece, uno scambiatore entalpico toglie umidità dall’aria esterna di rinnovo, rendendo il calore estivo più vivibile.
Tra i principali vantaggi dell’utilizzo di uno scambiatore entalpico, è inevitabile sottolineare come questo sia in grado di trasformare un impianto di VMC in un sistema più efficiente, migliorando il rendimento generale del sistema di aerazione.
L’installazione di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata con scambiatore entalpico comporta una grande riduzione di inutili sprechi energetici. Inoltre, una corretta aerazione degli ambienti domestici rende la casa asciutta e riduce al minimo il rischio di condensa e accumulo di umidità, cause primarie della proliferazione di funghi e muffe negli ambienti abitativi.
Funzionamento dello scambiatore entalpico
La funzione di uno scambiatore di calore entalpico è quella di recuperare la temperatura e l’umidità presenti nell’aria, per poi trasferirle da un ambiente ad un altro. Tale scambio avviene tramite un sistema a flusso incrociato controcorrente.
I flussi d’aria sono separati da una membrana polimerica permeabile, che assorbe la condensa generata dal vapore acqueo dell’aria in uscita (più calda) e trasferisce l’umidità recuperata all’aria in entrata (più fredda). La formazione di muffe e batteri sulla superficie della membrana è scongiurata dai materiali sintetici di cui è composta, che impediscono inoltre il trasferimento di odori e inquinanti.
Il fatto che nei recuperatori a flusso incrociato controcorrente non vi sia contatto tra l’aria in entrata e l’aria in uscita li differenzia sostanzialmente dagli altri tipi di scambiatori di calore. Il funzionamento dello scambiatore di calore entalpico, così particolarmente efficiente, consente dunque di estrarre il calore dall’aria da espellere, per poi immetterlo nell’aria nuova della stanza.
Evitando sbalzi di temperatura improvvisi, che metterebbero in crisi l’impianto di raffreddamento (o di raffrescamento), questo apparecchio comporta un notevole risparmio energetico.
L’efficienza degli scambiatori di calore si riscontra in svariati ambiti. Innanzitutto, la VMC permette di migliorare il comfort abitativo riducendo al minimo l’umidità all’interno dei locali ed equilibrando la temperatura della casa.
La presenza di uno scambiatore di calore riduce inoltre gli odori e le sostanze nocive come muffe, polveri, batteri, virus ed allergeni; per questo motivo, la VMC è particolarmente indicata per chi soffre di patologie respiratorie, asme o allergie.
L’ambiente domestico risulta complessivamente più salubre e l’aria più pulita, fattori particolarmente importanti per le famiglie composte anche da bambini piccoli o anziani fragili.
La manutenzione dello scambiatore entalpico
Uno dei principali interrogativi riguardo lo scambiatore entalpico riguarda la sua manutenzione: l’apparecchio non richiede in realtà interventi particolari, o quantomeno ulteriori rispetto ai normali scambiatori di calore. Lo scambiatore entalpico si può lavare con acqua, senza ulteriori accorgimenti.
La salubrità degli ambienti domestici è fondamentale per garantire uno stile di vita sano, e non sempre è possibile ottenerla tramite semplici metodi fai-da-te. Nessun prodotto specifico per l’eliminazione delle muffe reperibile sul mercato offre risultati sul lungo termine, ma si limita piuttosto ad un momentaneo contenimento del problema.
Per evitare di incorrere in perdite di tempo e spese inutili, è fondamentale affidarsi a professionisti del settore. Per questo motivo l’azienda Murprotec, con anni di esperienza nei trattamenti contro le muffe, mette a disposizione la competenza dei propri professionisti per offrire soluzioni definitive contro l’umidità.
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