A differenza di quanto si possa pensare, le muffe non sono tutte uguali e si differenziano tra loro non solo per origine, ma anche per conformazione e colore.

In particolare, è importante mettere a fuoco la differenza che intercorre tra muffa rossa e muffa nera. Infatti, solo una volta che sono state comprese le caratteristiche di entrambe le tipologie si possono riconoscere in maniera tempestiva e contrastarle in modo efficace e soprattutto duraturo.

I tipi di muffa

Prima di passare all’analisi della muffa rossa e della muffa nera è importante fare una premessa: anche se queste due tipologie di problemi casalinghi vengono comunemente identificati con il colore corrispondente, tuttavia ciascuna di esse ha nomi specifici che derivano dalla tassonomia botanica.

Infatti, le muffe sono prima di tutti microrganismi viventi, in particolare funghi pluricellulari: per questo – tecnicamente – andrebbero definite come “agglomerati di sotto miceli che proliferano per mezzo di spore”.

Senza entrare nel tecnicismo, queste informazioni preliminari devono esserti utili per comprendere come le muffe siano state classificate al pari di fiori e piante e – di conseguenza – le differenti tipologie vengano chiamate con nomi specifici.

La muffa rossa: qual’è?

Come precedentemente chiarito, nella famiglia “muffa rossa” rientrano differenti tipologie di microrganismi che assumono colorazioni simili al rosso.

Una prima tipologia di muffa rossa è il Stachybotrys: si tratta di una specie potenzialmente pericolosa ma fortunatamente facilmente riconoscibile in quanto il suo colore varia dal nero al marrone scuro con sfumature mattone.

A seconda della durata dell’esposizione a questo genere di muffa le conseguenze sulla salute posso cambiare in maniera sensibile. I principali sintomi possono essere semplice irritazione locale su alcune parti del corpo (con conseguente prurito) tra cui occhi e le principali mucose (naso, gola, bocca) fino alla tosse cronica.

Una seconda tipologia di muffa rossa è la Claviceps Purpurea, una specie che ha causato numerose epidemie soprattutto nei secoli addietro. In particolare, durante il Medioevo era nota per i suoi effetti potenzialmente letali, ma – al tempo stesso – veniva utilizzata nelle giuste quantità per le sue proprietà mediche. Il suo impiego era tuttavia circoscritto al controllo degli spasmi muscolari e per questo veniva utilizzata per accelerare il parto, provocare contrazioni muscolari ed emorragie esterne.

Un aspetto peculiare di questa muffa è però il suo effetto letale: infatti, utilizzata anche in piccolissime quantità può provocare un avvelenamento da ergotamina, meglio nota come fuoco di Sant’Antonio. 

Quest’ultima è una patologia che fortunatamente oggi non viene più contratta a causa della muffa rossa, ma in passato mieteva molte vittime: basti pensare che a causa di tale avvelenamento che colpì e decimò l’esercito russo, lo zar Pietro il Grande fu costretto ad abbandonare le proprie ambizioni espansionistiche in Turchia.

Appare evidente come individuare la muffa rossa sul muro consenta di prevenire tempestivamente le conseguenze che potrebbero verificarsi sulla salute, soprattutto dei più piccoli. Per questo, non appena individui i primi segni rossastri sul muro, contatta un’azienda esperta di rimozione della muffa rossa dal muro per recidere il problema alla radice, senza incorrere in ulteriori complicazioni.

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La muffa nera

La famiglia delle cosiddette muffe nere non solo è costituita da tante tipologie di muffe, ma queste sono anche potenzialmente più nocive. Basti pensare che, a causa delle conseguenze sulla salute umana, viene spesso soprannominata “black mod” cioè “muffa che fa paura”.

Una prima specie di muffa nera è Stachybotrys: prolifera in particolar modo nelle pareti costruite con cellulosa e derivati tra cui carta, cartone, cartongesso e similari in quanto contengono al proprio interno un’elevata percentuale di acqua o vapore acqueo.

Le conseguenze possono essere molto gravi e potenzialmente letali per i bambini con un sistema immunitario debole o debilitato. Negli adulti può comportare leggeri problemi respiratori fino all’emorragia interna o al collasso polmonare nei casi più estremi.

Una seconda specie famosa che rientra nelle muffe nere è costituita dalle Aspergillus: a differenza delle precedenti sono caratterizzate da un colore scuro che tende al verde. La loro diffusione è favorita dal particolare ambiente con basse percentuali di umidità nel quale proliferano: per questo sono – purtroppo – molto diffuse.

Se invece hai notato muffa nera sui muri di colore molto scuro, forse si tratta di Cladosporium, una specie che si presenta dalla consistenza quasi friabile. Usualmente si annida su oggetti di natura vegetale tra cui i derivati della cellulosa causandone spesso il rapido deperimento.

Da non sottovalutare è poi la Phoma, una delle tipologie di muffa più diffuse in ambiente domestico in quanto si annida soprattutto nelle intercapedini o nelle fughe, donando loro il caratteristico colore nero. Sicuramente ti è capitato di notarle, ad esempio, nelle giunture delle docce o in ambienti analogamente umidi.

Fin da queste prime informazioni sulla relazione muffa nera – salute appare evidente come debba costituire una priorità per te e per la salute della tua famiglia individuare tempestivamente la presenza di muffa nera all’interno delle mura domestiche.

Un indizio della presenza di muffa nera è l’elevata umidità: infatti, questa tipologia di funghi si sviluppa in maniera più rapida soprattutto in quegli ambienti in cui il vapore acqueo è più presente; per questo se hai riscontrato, nel recente passato, infiltrazioni d’acqua, perdite dei tubi o allagamenti poni maggiore attenzione a queste stanze che costituiscono l’habitat ideale per le muffe nere.

Nonostante questo, bisogna ricordare che difficilmente potrai autonomamente capire come eliminare la muffa nera dai muri o classificare la tipologia presente nella tua abitazione, in quanto sono necessarie non solo competenze ed esperienza per farlo, ma anche una perizia tecnica che possa individuarne la composizione. Del resto, eliminare la muffa nera dai muri non è una questione sempre semplice da risolvere e per questo bisogna rivolgersi ai professionisti del settore.

Se vuoi scoprire come rimuovere la muffa nera dai muri, Murprotec, azienda leader della rimozione della muffa dei muri e nel contrasto all’umidità, ha sviluppato un team esperto in questo settore. Comprendere come rimuovere la muffa nera dai muri non è un problema per noi, grazie alla strumentazione apposita e al sopralluogo che eseguiamo sempre prima di inviarti il preventivo. 

A differenza di quanto accade troppo spesso, noi di Murprotec non ti proponiamo soluzioni solamente estetiche (rispondendo solo alla tua domanda: Come togliere le macchie nere di muffa dal muro?), ma eliminandone la causa.

La muffa nera è pericolosa per la salute, almeno quanto la muffa rossa: rimuoverla con soluzioni tecnologicamente all’avanguardia è il nostro mestiere!