Può capitare di notare delle macchie nere o verde scuro sulle pareti senza sapere di cosa effettivamente si tratta. È molto importante sapere che la presenza di queste macchie è provocata da un tipo di muffa molto particolare chiamata Stachybotrys Chartarum che è conosciuta anche come muffa nera. Vediamo insieme di cosa si tratta, cosa succede se si entra in contatto con questa muffa e come eliminarla del tutto. 

Dove si trova la stachybotrys chartarum?

La muffa Stachybotrys Chartarum è una delle muffe più tossiche presenti in casa e negli ambienti in cui viviamo quotidianamente. Fa parte delle famiglie dei funghi chiamate Aspergillus e Stachybotrys chartarum e la causa principale della sua presenza è l’eccessiva quantità di umidità nell’aria

Infatti, se si vive in ambiente con un grado di umidità superiore al 55% è più facile che questa tipologia di muffa riesca a crescere. Le sue spore, difatti, si depositano facilmente su materiali con un alto tasso di umidità e di fibre, come il legno, i tessuti o il cartongesso.

A causa dell’umidità la crescita della muffa nera è anche molto veloce, in quanto riesce a diffondersi in meno di 48 ore e riesce a svilupparsi in modo molto rapido, avanzando di circa 2,5 cm al giorno. Solitamente si presenta con macchie tonde di color verde scuro o nero sulle pareti degli edifici o nei luoghi più bui e umidi come scantinati, cantine e sale da bagno.

La Stachybotrys Chartarum si forma non solo sulle pareti perimetrali della casa più esposte agli sbalzi di temperatura, ma anche sulle pareti interne dell’abitazione, sul soffitto, sugli arredi e negli angolo più umidi e ricchi di vapore. 

Quali sono i sintomi della stachybotrys chartarum?

A tutti è noto come la presenza di muffa possa rovinare le finiture della casa, come l’intonaco, gli arredi e tutto ciò che è presente nell’ambiente casalingo. La muffa, però, non danneggia solamente gli edifici e gli arredi interni, ma pregiudica gravemente anche la salute delle persone. Infatti, la muffa nera è considerata tossica, in quanto oltre a compromettere l’ambiente è anche molto nociva per l’organismo umano. 

Viene, infatti, anche chiamata “silent killer” in quanto i sintomi che può causare alle persone possono essere gravi e possono comparire anche dopo un ampio lasso di tempo. Questo è dovuto dal fatto che le spore della muffa nera riescono a viaggiare nell’aria e risultano invisibili; quindi, molto spesso non si riesce subito a riconoscere la gravità dei danni. 

Come per ogni tipologia di muffa, ovviamente la gravità dei sintomi può variare in base alla quantità di muffa presente nell’ambiente e al nostro sistema immunitario. Vediamo insieme alcuni dei sintomi della muffa nera tossica più comuni:

  • Asma: quando le spore della muffa nera vengono inalate vengono in contatto con più parti del nostro organismo come, il naso, la gola e gli organi interni come i polmoni e bronchi. Ciò può generare diversi tipi di sintomi come l’asma o sintomi simili come il respiro sibilante, la tosse o la dispnea.
  • Bronchite: entrare in contatto e respirare frequentemente la muffa nera può provocare danni non indifferenti al nostro sistema respiratorio come l’infiammazione delle mucose dei bronchi, cioè la cosiddetta bronchite.
  • Mal di gola: come già specificato l’inalazione delle spore di muffa nera va ad intaccare anche la nostra gola infiammandola. 
  • Polmonite: un’altra tipologia di infiammazione è quella degli alveoli polmonari che si riempiono di liquidi, impedendo così una sana respirazione. 
  • Irritazione agli occhi ed eruzioni cutanee: oltre ad intaccare il nostro sistema respiratorio le spore della muffa nera possono anche generare arrossamenti, fastidi ed eritemi alla pelle e agli occhi. 
  • Stanchezza cronica, caduta dei capelli, abbassamento delle difese immunitarie: questi, invece, sono sintomi più innocui che, però, visto che questa tipologia di muffa è chiamata “silent killer”, possono manifestarsi anche dopo molto tempo. 

Sia per evitare i sintomi più gravi che quelli più innocui, è sempre meglio prevenire la formazione della muffa nera tossica. Infatti, non appena si notano macchioline marroni sui muri è consigliato eliminare la Stachybotrys Chartarum sul nascere. 

Molte volte non ci si accorge della sua presenza e i sintomi provocati da questa muffa possono apparire anche dopo molto tempo, nonostante questo è di fondamentale importanza agire in modo tempestivo, perché più si lascia passare del tempo più i sintomi saranno gravi e nocivi per la nostra salute e più sarà faticoso debellarla per sempre. 

Come eliminare la stachybotrys chartarum

L’umidità è quindi la causa principale della formazione della muffa nera, per questo motivo un ottimo modo per prevenire la presenza di Stachybotrys Chartarum è sicuramente migliorare il ricircolo dell’aria nell’ambiente. Infatti, con un semplice e naturale ricircolo dell’aria si può contrastare la percentuale di umidità presente negli ambienti della casa. 

Per la pulizia della Stachybotrys Chartarum dalle pareti si può tentare con dei rimedi naturali, come per esempio:

  • Pulire le pareti interessate con dell’acqua in cui avrete sciolto del bicarbonato. Il bicarbonato infatti, è un metodo molto utile ed efficace per eliminare o almeno diminuire la presenza degli aloni verdi scuri o neri sulle pareti della propria abitazione. 
  • Per prevenire la formazione di muffa nera è consigliato passare sui muri di casa un composto di acqua e aceto in grado di disinfettare le pareti uccidendo i possibili batteri che generano la muffa. 
  • Posizionare il sale grosso nelle stanze con più umidità, in quanto esso ha la capacità di assorbire una grande quantità di umido, riducendo così la possibile formazione di muffe.

Ovviamente non esistono solo rimedi naturali, ma dopo aver scoperto la causa della presenza della Stachybotrys Chartarum è possibile utilizzare delle pitture antimuffa le quali contengono una soluzione a base d’acqua, priva di ipoclorito di sodio o cloro, in grado di rimuovere definitivamente le spore della muffa e le possibili macchie nero-verdi che compaiono sulle pareti interne o esterne dell’abitazione. 

Un altro metodo per prevenire la presenza di muffa nera tossica è adottare una ventilazione automatica degli ambienti della propria abitazione. Questa tipologia di ventilazione permette un costante ricircolo dell’aria volto a prevenire la possibile presenza di umidità eccessiva e la conseguente insorgenza di muffa sui muri. 

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