Troppo spesso si tende a ridurre il problema della muffa ad un semplice problema estetico che comporta conseguenze solamente sull’aspetto esteriore di un ambiente domestico, sia esso al chiuso o all’aperto.

Al contrario di quanto si possa pensare, l’umidità e la muffa possono comportare serie ripercussioni sulla salute di chi vive in un ambiente contaminato: questo genere di patologie diventano ancora più pericolose quando sono i più piccoli a contrarle, aumentando il rischio di incorrere in danni potenzialmente permanenti.

Per quanto possa sembrare sorprendente, ma determinati tipi di funghi possono portare addirittura alla proliferazione della muffa cancerogena, particolarmente pericolosa per la salute dei bambini. Per questo, non appena si individua la presenza di muffe pericolose sulle pareti, è opportuno rivolgersi a professionisti del settore che sappiano intervenire per risolvere il problema prima che la muffa sui muri diventi cancerogena.

Può essere cancerogena la muffa verde o nera? Le differenze

La classificazione delle muffe può essere portata avanti secondo numerosi parametri, il più diffuso dei quali è il colore. Infatti, gli studiosi e gli esperti del settore sono soliti dividere tra muffa nera e muffa verde, indicando, rispettivamente, due macro-famiglie di funghi che riuniscono differenti specie di muffe appunto.

Prima di approfondire le differenze tra le due classi di muffe, è opportuno ricordare che, a prescindere da quale sia la tipologia di muffa che si trova sul muro del tuo appartamento, questa è sempre nociva (con livelli di gravità diversa) per la salute di chi si trova in questa stanza.

Le muffe verdi sono numerose e proliferano in tutto il mondo e possono svilupparsi anche sugli alimenti quali il pane o la frutta: del resto, può capitare di lasciare nel frigorifero per troppo tempo un limone e trovarlo ricoperto di un sottile strato di muffa verde.

In questo caso oltre ad eliminare rapidamente l’alimento contaminato, è fondamentale detergere accuratamente il supporto. Alcune muffe verdi vengono chiamate, tecnicamente Penicillium e hanno la capacità di crescere anche in contesti avversi come a temperature che rasentano gli zero gradi.

Una seconda specie di muffe verdi è costituita dagli Aspergillus: si tratta di un fungo potenzialmente molto dannoso per la salute degli esseri umani in quanto può innescare reazioni allergiche respiratorie e generare una patologia chiamata Aspergillosi.

A differenza del Penicillium, l’Aspergillus è quindi una muffa che può comportare delle gravissime conseguenze sulla salute, soprattutto su quella dei più piccoli. La famiglia degli Aspergillus può appartenere anche alle cosiddette muffe nere. È facile capire se ci si trova in presenza di questo tipo di muffa in quanto provoca un odore persistente e poco piacevole.

La proliferazione delle muffe nere non richiede livelli di umidità particolarmente significativi, tanto che vengono chiamate “muffe asciutte”: questo nome non deve trarre in inganno in quanto la consistenza farinosa consente loro di rilasciare le spore nell’aria con maggiore facilità rispetto alle altre varietà.

Gli effetti della muffa sulle persone

A prescindere dalla tipologia di muffa che si è sviluppata nel tuo appartamento, devi ricordare che questo poco gradito inquilino può comportare gravi danni alla salute, soprattutto su coloro che trascorrono molto tempo a contatto con le muffe.

Infatti, questa conseguenza dell’umidità non solo è tossica, ma anche potenzialmente cancerogena se si trova nei luoghi in cui la famiglia trascorre quotidianamente gran parte della giornata.

Le spore che vengono rilasciate vanno a colpire direttamente le mucose e le vie respiratorie di chi si trova accidentalmente ed inconsapevolmente ad inalarle. Le principali conseguenze che la muffa può avere sulle persone possono essere:

  • Sensibilità alle allergie: le muffe sensibilizzano il sistema immunitario, portando i soggetti a contatto con essa, a sviluppare in maniera più facile allergie a carico delle vie respiratorie. Questo avviene in quanto l’intero albero respiratorio (dai polmoni ai brionchioli) diventa maggiormente sensibile dopo essere entrato in contatto con un elemento altamente tossico, come la muffa. Nei casi più gravi la sensibilità alle allergie può portare non solo a riniti allergiche, ma vere e proprie crisi asmatiche;
  • Dermatite: nel caso in cui l’allergia non si dovesse presentare nella forma di tosse cronica o di qualsiasi altro sintomo a carico del sistema respiratorio, non devono essere sottovalutate anche le dermatiti. Infatti, gli sfoghi cutanei devono essere tenuti strettamente monitorati, soprattutto nei più piccoli, al fine di poter individuare quale sia il nesso causa-effetto che li scatena ed eventualmente appurando la consequenzialità rispetto all’esposizione alle muffe;
  • Affaticamento e spossatezza: nelle prime fasi di contatto con le muffe è possibile che (soprattutto gli adulti) percepiscano un senso di affaticamento fisico complessivo o di difficoltà nel concentrarsi. È opportuno sottolineare che questo genere di sintomi possono non solo mostrarsi nella prima fase di contatto con questi elementi nocivi, ma anche e soprattutto in concomitanza con problemi a carico del sistema respiratorio;
  • Congiuntivite e irritazione agli occhi: questo genere di effetti della muffa sulla salute si presentano soprattutto nei bambini. Infatti, nel caso in cui la muffa dovesse presentarsi in un luogo in cui i più piccoli la possono raggiungere e toccare, è probabile che le spore possano entrare in contatto direttamente con gli occhi, provocando irritazione o congiuntivite. Inoltre, anche gli adulti possono manifestare questo genere di sintomi in quanto le spore rilasciate dalle muffe si trovano “fluttuanti” nell’aria dell’ambiente domestico.

È fondamentale non sottovalutare le conseguenze della muffa sulla salute in quanto si tratta di un elemento tossico: questo accade perché le tossine, contenute nelle spore rilasciate nell’aria, contengono i chetoni e alcoli, due elementi chimici potenzialmente molto dannosi per la salute.

Quando la muffa è pericolosa?

Alcune tipologie di funghi risultano particolarmente dannosi per la salute: a questo proposito alcuni recenti studi hanno dimostrato che il livello di tossicità della muffa può interessare diverse componenti dell’organismo umano (dalla parte respiratoria a quella gastrointestinale), compromettendone potenzialmente l’ordinario funzionamento. Queste alterazioni indeboliscono il sistema immunitario e aprono le porte, spesso, a malattie di ben altra natura molto più gravi.

Quale muffa è pericolosa? 

Appare evidente quanto sia importante individuare in maniera tempestiva la tipologia di muffa che si presenta in casa: da questo punto di vista la specie più nociva è quella del Strachybotrys, un fungo che si presenta con macchie nere e verde scure e si insedia preferibilmente sul soffitto, proliferano in corrispondenza delle infiltrazioni d’acqua.

Lo Strachybotrys rilascia, nell’ambiente in cui si trova, alcune microtossine molto pericolose, tra cui le ocratossine A che sono tra le potenziali cause del cancro nell’uomo. Riconoscere la muffa dannosa per il sistema immunitario umano è difficile ad occhio nudo, a meno che non si sia esperti di questo ambito: di conseguenza, è preferibile contattare chi si occupa di anni di eliminare la muffa dalle abitazioni con rimedi efficaci, duraturi e garantiti.

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